Lorren

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Lorren
Dati personali
299
Lorren il Nero
Apparizioni
A Clash of Kings
Serie TV
Forbes Keir-Bucknall
Alessandro Rossi
Seconda stagione

Lorren, soprannominato "il Nero", è un guerriero degli Uomini di Ferro.[1]


Descrizione fisica

È di corporatura tozza e ha i capelli neri; porta la barba lunga fino al petto.[2]

Predilige combattere con l'ascia.[3]

Descrizione psicologica

Lorren è considerato uno dei più abili tra i guerrieri Uomini di Ferro[1] e sogna una morte che possa essere celebrata dai cantastorie.[3]

Tiene un atteggiamento derisorio nei confronti delle credenze delle altre etnie.[3]

Via via che i suoi suggerimenti restano inascoltati da Theon arriva a nutrire un astio crescente verso il giovane, pur continuando a servirlo fedelmente.[3]

Resoconto biografico

Quando nel 299 Lord Balon Greyjoy lancia il suo attacco al Nord, Lorren viene messo al servizio di Theon Greyjoy nelle razzie dei villaggi situati lungo la Costa Pietrosa.[1]

Segue quindi il suo capitano nella presa di Grande Inverno[2], dove via via si ritaglia il ruolo di consigliere, spesso inascoltato, di Theon.[4]

In occasione della fuga dal castello di Bran e Rickon Stark viene incaricato di perlustrare le porte di Grande Inverno alla ricerca di indizi; nella perlustrazione nota l'assenza di Drennan e Squint dalla loro postazione presso la Porta dei Cacciatori. Informa Theon dell'accaduto; i due rinvengono i cadaveri dei due guerrieri, e provano a ricostruire le cause della morte. Lorren insiste per inseguire immediatamente i fuggiaschi, ma Theon decide di rimandare al mattino successivo.[4]

Viene nominato castellano quando Theon lascia Grande Inverno per mettersi alla ricerca dei bambini Stark.[4]

Col passare del tempo e la crescente ostilità degli abitanti del castello nei confronti degli occupanti, contro la quale gli Uomini di Ferro sono impotenti, Lorren si ritrova a suggerire a Theon di abbandonare la fortezza conquistata, ma anche in questa occasione il suo consiglio resta inascoltato.[5]

La situazione precipita quando Ser Rodrik Cassel cinge d'assedio Grande Inverno per tentare di riconquistare la fortezza. Theon lascia liberi i suoi uomini di combattere o andarsene, e Lorren, spinto anche dall'esempio del giovane Wex, decide di restare fino all'ultimo a fianco del suo capitano. Suggerisce quindi a Theon di passare a fil di spada tutti gli abitanti del castello in modo da evitare che si rivoltino contro gli Uomini di Ferro nel corso del combattimento, offrendosi anche di provvedere lui stesso alla cosa, ma ancora una volta i suoi consigli cadono nel vuoto. In seguito, quando Theon usa come ostaggio la piccola Beth, figlia di Ser Rodrik, per dissuadere il padre dal riprendere Grande Inverno, Lorren mostra su suo segnale la bambina con un cappio al collo sulle mura dal castello.[3]

Assiste assieme al suo capitano al repentino rovesciamento della situazione quando l'esercito dei Bolton annienta le forze di Ser Rodrik. Al termine della battaglia Theon ordina che le porte del castello vengano aperte; Lorren diffida dei Bolton, ma quando Reek mostra i cadaveri di Rodrik Cassel, Leobald Tallhart e Cley Cerwyn, Theon abbandona ogni esitazione. Una volta all'interno i soldati di Forte Terrore iniziano a massacrare gli Uomini di Ferro. Lorren riesce a uccidere diversi nemici, ma alla fine soccombe alla furia degli assalitori. Il suo cadavere viene massacrato al punto che la sua barba si tinge completamente di rosso.[6]

Note