ACOK00: differenze tra le versioni

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{{ Capitolo
| Titolo = ACOK00 - PROLOGO
| Titolo = ACOK00 - PROLOGO
| Immagine = IRDL_Oscar
| Immagine = ACOK-Mondadori-01-B
| Legenda = <center>Il regno dei lupi<br />(Mondadori)</center>
| Legenda = <center>Il regno dei lupi<br />(Mondadori)</center>
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| POV = [[Cressen]]
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| Precedente = [[AGOT72|AGOT72<br />DAENERYS X]]
| Precedente = [[AGOT72|AGOT72<br />DAENERYS X]]
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}}


[[ACOK00]] è il prologo de ''[[Il regno dei lupi]]'' e de ''[[A Clash of Kings]]''. È il primo capitolo dedicato a [[Cressen]] de ''[[Il Regno dei Lupi]]'', de ''[[A Clash of Kings]]'' e de ''[[A Song of Ice and Fire|Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco]]''.
[[ACOK00]] è il prologo de ''[[Il regno dei lupi]]'' e de ''[[A Clash of Kings]]''.
 
È il primo capitolo dedicato a [[Cressen]] de ''[[Il regno dei lupi]]'', de ''[[A Clash of Kings]]'' e de ''[[A Song of Ice and Fire|Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco]]''.




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== Sinossi ==
== Sinossi ==
{{Citazione | Testo = "Le ombre vengono per danzare, mio signore, danza anche tu, mio signore, danza anche tu…"}}
{{Citazione | Testo = "Le ombre vengono per danzare, mio signore, danza anche tu, mio signore, danza anche tu…"}}
[[Cressen]], [[Maestri|maestro]] di [[Roccia del Drago]], è alla finestra del suo studio intento ad ammirare la [[Cometa rossa|cometa rossa]] domandandosi se possa indicare un qualche presagio quando il suo apprendista [[Maestri|Maestro]] [[Pylos]] gli annuncia l'arrivo della [[Shireen Baratheon|Principessa Shireen]], figlia di [[Stannis Baratheon]] e del suo giullare [[Macchia]]. La bambina è desiderosa di vedere il [[Corvi bianchi|corvo bianco]] giunto dalla [[Cittadella]] per segnalare la fine dell'estate. [[Cressen]] si fa aiutare a sistemarsi in poltrona, constatando con amarezza quanto sia ormai vecchio e vicino alla morte, e poi fa entrare i visitatori.
[[Cressen]], [[Maestri della Cittadella|maestro]] di [[Roccia del Drago (Castello)|Roccia del Drago]], è alla finestra del suo studio intento ad ammirare la [[Cometa rossa|cometa rossa]] domandandosi se possa indicare un qualche presagio quando il suo apprendista [[Maestri della Cittadella|Maestro]] [[Pylos]] gli annuncia l'arrivo della [[Shireen Baratheon|Principessa Shireen]], figlia di [[Stannis Baratheon]] e del suo giullare [[Macchia]]. La bambina è desiderosa di vedere il [[Corvi messaggeri#Corvi bianchi|corvo bianco]] giunto dalla [[Cittadella]] per segnalare la fine dell'estate. [[Cressen]] si fa aiutare a sistemarsi in poltrona, constatando con amarezza quanto sia ormai vecchio e vicino alla morte, e poi fa entrare i visitatori.


Mentre [[Pylos]] si allontana per prendere il corvo, [[Cressen]] ripensa al desolante ambiente che lo circonda: un castello tetro, una principessa triste e sfigurata dalla nascita, un giullare matto e incapace di divertire. Cerca poi di consolare [[Shireen Baratheon|Shireen]] per gli incubi che la affliggono riguardanti i [[Draghi|draghi]] e la cometa, cercando di offrirle spiegazioni razionali in merito. Quando [[Pylos]] porta nella stanza il corvo bianco la bambina ne resta deliziata, ma al tempo stesso si sente turbata dalle bizzarre ed enigmatiche canzoni che [[Macchia]] si mette a cantare.
Mentre [[Pylos]] si allontana per prendere il corvo, [[Cressen]] ripensa al desolante ambiente che lo circonda: un castello tetro, una principessa triste e sfigurata dalla nascita, un giullare matto e incapace di divertire. Cerca poi di consolare [[Shireen Baratheon|Shireen]] per gli incubi che la affliggono riguardanti i [[Draghi|draghi]] e la cometa, cercando di offrirle spiegazioni razionali in merito. Quando [[Pylos]] porta nella stanza il corvo bianco la bambina ne resta deliziata, ma al tempo stesso si sente turbata dalle bizzarre ed enigmatiche canzoni che [[Macchia]] si mette a cantare.
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Poco dopo [[Pylos]] gli reca la notizia del ritorno al castello di [[Davos Seaworth|Ser Davos Seaworth]], e [[Cressen]] allora decide di recarsi da [[Stannis Baratheon|Stannis]], chiedendo all'apprendista di accompagnarlo.
Poco dopo [[Pylos]] gli reca la notizia del ritorno al castello di [[Davos Seaworth|Ser Davos Seaworth]], e [[Cressen]] allora decide di recarsi da [[Stannis Baratheon|Stannis]], chiedendo all'apprendista di accompagnarlo.


Giunto ai piedi della [[Roccia del Drago#La Torre del Drago Marino|Torre del Drago Marino]] [[Cressen]] invita [[Pylos]] ad attenderlo lì, per vedere [[Stannis Baratheon|Stannis]] da solo. Mentre sale faticosamente le scale incrocia [[Davos Seaworth|Davos]], che gli dice di aver riferito a [[Stannis Baratheon|Lord Stannis]] l'esito infruttuoso della sua missione: nessuno dei lord della [[Terre della Tempesta]] appoggerà infatti la sua pretesa al trono come legittimo erede di suo fratello [[Robert Baratheon|Robert]]. Racconta poi che [[Renly Baratheon|Renly]], il fratello più mondano e popolare di [[Stannis Baratheon|Stannis]], persevera nel dichiararsi a sua volta [[Re dei Sette Regni]]. [[Davos Seaworth|Davos]] riporta infine di aver già detto con schiettezza al proprio lord che con così pochi uomini non ha alcuna possibilità di successo nella guerra contro [[Joffrey Baratheon|Joffrey]]. Prima di riprendere la salita, [[Cressen]] ripensa alla ferrea giustizia di [[Stannis Baratheon|Stannis]], che ha fatto cavaliere [[Davos Seaworth|Davos]] nonostante il suo passato da contrabbandiere, come ricompensa per aver portato cibo a [[Stannis Baratheon|Stannis]] durante l'[[Ribellione di Robert Baratheon#L'assedio di Capo Tempesta|assedio di Capo Tempesta]], punendolo per lo stesso crimine con l'amputazione delle falangi della mano sinistra.
Giunto ai piedi della [[Roccia del Drago (Castello)#La Torre del Drago Marino|Torre del Drago Marino]] [[Cressen]] invita [[Pylos]] ad attenderlo lì, per vedere [[Stannis Baratheon|Stannis]] da solo. Mentre sale faticosamente le scale incrocia [[Davos Seaworth|Davos]], che gli dice di aver riferito a [[Stannis Baratheon|Lord Stannis]] l'esito infruttuoso della sua missione: nessuno dei lord della [[Terre della Tempesta]] appoggerà infatti la sua pretesa al trono come legittimo erede di suo fratello [[Robert Baratheon|Robert]]. Racconta poi che [[Renly Baratheon|Renly]], il fratello più mondano e popolare di [[Stannis Baratheon|Stannis]], persevera nel dichiararsi a sua volta [[Re dei Sette Regni]]. [[Davos Seaworth|Davos]] riporta infine di aver già detto con schiettezza al proprio lord che con così pochi uomini non ha alcuna possibilità di successo nella guerra contro [[Joffrey Baratheon|Joffrey]]. Prima di riprendere la salita, [[Cressen]] ripensa alla ferrea giustizia di [[Stannis Baratheon|Stannis]], che ha fatto cavaliere [[Davos Seaworth|Davos]] nonostante il suo passato da contrabbandiere, come ricompensa per aver portato cibo a [[Stannis Baratheon|Stannis]] durante l'[[Ribellione di Robert Baratheon#L'assedio di Capo Tempesta|assedio di Capo Tempesta]], punendolo per lo stesso crimine con l'amputazione delle falangi della mano sinistra.


Giunge quindi al cospetto di [[Re dei Sette Regni|Re]] [[Stannis Baratheon|Stannis]], che lo accoglie malvolentieri e inizia subito a lamentarsi del fatto che la pretesa al trono di [[Renly Baratheon|Renly]] è sostenuta da tanti nobili nonostante la sua più giovane età e in generale dei privilegi di cui il fratello minore ha sempre immeritatamente goduto. [[Cressen]] insiste perché egli si riappacifichi con il fratello o cerchi almeno un'alleanza con [[Robb Stark]], ma [[Stannis Baratheon|Stannis]], ritenendo entrambi usurpatori, rifiuta di farlo. Sembra più propenso a lasciarsi convincere quando il [[Maestri|maestro]] propone un'alleanza con [[Lysa Tully|Lysa Arryn]], ma in quella interviene sua moglie [[Selyse Florent|Selyse]], che lo sprona a non implorare l'aiuto di quelli che dovrebbero solo riconoscersi come suoi sudditi e a convertirsi piuttosto alla fede nel [[R'hllor|Signore della Luce]]. La donna gli fa poi notare che i lord delle [[Terre delle Tempesta]] si schiererebbero con lui se [[Renly Bartheon|Renly]] dovesse morire, dicendogli che la [[Preti Rossi|Sacerdotessa Rossa]] [[Melisandre]] ha già previsto la sua fine nelle fiamme. Scandalizzato dalla proposta di fratricidio, [[Cressen]] lascia la stanza deluso dall'apparente consenso del suo lord all'idea.
Giunge quindi al cospetto di [[Re dei Sette Regni|Re]] [[Stannis Baratheon|Stannis]], che lo accoglie malvolentieri e inizia subito a lamentarsi del fatto che la pretesa al trono di [[Renly Baratheon|Renly]] è sostenuta da tanti nobili nonostante la sua più giovane età e in generale dei privilegi di cui il fratello minore ha sempre immeritatamente goduto. [[Cressen]] insiste perché egli si riappacifichi con il fratello o cerchi almeno un'alleanza con [[Robb Stark]], ma [[Stannis Baratheon|Stannis]], ritenendo entrambi usurpatori, rifiuta di farlo. Sembra più propenso a lasciarsi convincere quando il [[Maestri della Cittadella|maestro]] propone un'alleanza con [[Lysa Tully|Lysa Arryn]], ma in quella interviene sua moglie [[Selyse Florent|Selyse]], che lo sprona a non implorare l'aiuto di quelli che dovrebbero solo riconoscersi come suoi sudditi e a convertirsi piuttosto alla fede nel [[R'hllor|Signore della Luce]]. La donna gli fa poi notare che i lord delle [[Terre della Tempesta]] si schiererebbero con lui se [[Renly Baratheon|Renly]] dovesse morire, dicendogli che la [[Preti rossi|sacerdotessa rossa]] [[Melisandre]] ha già previsto la sua fine nelle fiamme. Scandalizzato dalla proposta di fratricidio, [[Cressen]] lascia la stanza deluso dall'apparente consenso del suo lord all'idea.


Convinto che l'atteggiamento di [[Stannis Baratheon|Stannis]] sia pesantemente condizionato dalla presenza di [[Melisandre]], che ha già vinto la [[Selyse Florent|Regina Selyse]] alla fede di [[R'hllor]], il [[Maestri|maestro]] decide di cercare di avvelenarla e, una volta tornato nelle sue stanze, cerca nel laboratorio i cristalli del veleno noto come [[Strangolatore|strangolatore]]. Poi, stremato, va a riposare.
Convinto che l'atteggiamento di [[Stannis Baratheon|Stannis]] sia pesantemente condizionato dalla presenza di [[Melisandre]], che ha già vinto la [[Selyse Florent|Regina Selyse]] alla fede di [[R'hllor]], il [[Maestri della Cittadella|maestro]] decide di cercare di avvelenarla e, una volta tornato nelle sue stanze, cerca nel laboratorio i cristalli del veleno noto come [[Strangolatore|strangolatore]]. Poi, stremato, va a riposare.


Al risveglio [[Cressen]] si rende conto di non essere stato chiamato per partecipare al banchetto di [[Re dei Sette Regni|Re]] [[Stannis Baratheon|Stannis]] insieme ai suoi alfieri, e si fa aiutare dai servitori a raggiungere la sala del castello. Lì giunto viene subito travolto da [[Macchia]], impegnato nelle sue capriole, e viene aiutato a rialzarsi da [[Melisandre]], che lo accoglie pronunciando] un detto del culto del [[R'holl|Signore della Luce]]. Di fronte allo scetticismo del vecchio verso la sua fede la donna gli mette in testa l'elmo da giullare di [[Macchia]], definendo il buffone più saggio di lui.
Al risveglio [[Cressen]] si rende conto di non essere stato chiamato per partecipare al banchetto di [[Re dei Sette Regni|Re]] [[Stannis Baratheon|Stannis]] insieme ai suoi alfieri, e si fa aiutare dai servitori a raggiungere la sala del castello. Lì giunto viene subito travolto da [[Macchia]], impegnato nelle sue capriole, e viene aiutato a rialzarsi da [[Melisandre]], che lo accoglie pronunciando un detto del culto del [[R'hllor|Signore della Luce]]. Di fronte allo scetticismo del vecchio verso la sua fede la donna gli mette in testa l'elmo da giullare di [[Macchia]], definendo il buffone più saggio di lui.


Vedendo [[Pylos]] seduto sulla pedana, nel posto in genere occupato da lui, [[Cressen]] si lamenta di non essere stato svegliato, e il giovane ribatte imbarazzato che si è trattato di un ordine del re. A conferma di ciò, giunge l'annuncio di [[Stannis Baratheon|Stannis]] della deposizione di [[Cressen]] in quanto ormai ritenuto troppo anziano. Cercando di nascondere il proprio disappunto, [[Cressen]] si limita a chiedere di potersi sedere ancora una volta al tavolo insieme a loro; [[Davos Seaowrth|Davos]] gli offre un posto accanto al suo, che però è troppo lontano da quello di [[Melisandre]] per i piani del vecchio [[Maestri|maestro]]. Informato da [[Davos Seaworth|Davos]] dell'intenzione di [[Stannis Baratheon|Stannis]] di reclamare per sé la corona nonostante i pochi uomini a disposizione, [[Cressen]] fa un ultimo tentativo di persuaderlo a cercare l'alleanza con [[Lysa Tully|Lysa Arryn]] e [[Robb Stark]]. [[Selyse Florent|Selyse]] sottolinea che suo marito non ha bisogno altri alleati oltre a [[R'hllor]], e quando [[Cressen]] dubita dei poteri del dio [[Melisandre]] lo deride spingendo [[Macchia]] a mettergli nuovamente in testa il suo elmo.
Vedendo [[Pylos]] seduto sulla pedana, nel posto in genere occupato da lui, [[Cressen]] si lamenta di non essere stato svegliato, e il giovane ribatte imbarazzato che si è trattato di un ordine del re. A conferma di ciò, giunge l'annuncio di [[Stannis Baratheon|Stannis]] della deposizione di [[Cressen]] in quanto ormai ritenuto troppo anziano. Cercando di nascondere il proprio disappunto, [[Cressen]] si limita a chiedere di potersi sedere ancora una volta al tavolo insieme a loro; [[Davos Seaworth|Davos]] gli offre un posto accanto al suo, che però è troppo lontano da quello di [[Melisandre]] per i piani del vecchio [[Maestri della Cittadella|maestro]]. Informato da [[Davos Seaworth|Davos]] dell'intenzione di [[Stannis Baratheon|Stannis]] di reclamare per sé la corona nonostante i pochi uomini a disposizione, [[Cressen]] fa un ultimo tentativo di persuaderlo a cercare l'alleanza con [[Lysa Tully|Lysa Arryn]] e [[Robb Stark]]. [[Selyse Florent|Selyse]] sottolinea che suo marito non ha bisogno altri alleati oltre a [[R'hllor]], e quando [[Cressen]] dubita dei poteri del dio [[Melisandre]] lo deride spingendo [[Macchia]] a mettergli nuovamente in testa il suo elmo.


Nel tentativo di avvelenare finalmente la donna, il [[Maestri|maestro]] afferra la coppa di [[Davos Seaworth|Davos]] e di nascosto vi mette dentro un cristallo di [[Strangolatore|strangolatore]], proponendo a [[Melisandre]] di dividere il vino con lui. La donna ne beve una lunga sorsata e poi gli porge di nuovo la coppa, perché lui ne beva l'ultimo goccio. Dopo averlo fatto [[Cressen]] si sente soffocare, ma prima di morire si rende conto con grande stupore che la [[Preti Rossi|Sacerdotessa Rossa]] rimane illesa e imperturbabile, sottolineando la protezione offertale dal fuoco di [[R'hllor]].
Nel tentativo di avvelenare finalmente la donna, il [[Maestri della Cittadella|maestro]] afferra la coppa di [[Davos Seaworth|Davos]] e di nascosto vi mette dentro un cristallo di [[Strangolatore|strangolatore]], proponendo a [[Melisandre]] di dividere il vino con lui. La donna ne beve una lunga sorsata e poi gli porge di nuovo la coppa, perché lui ne beva l'ultimo goccio. Dopo averlo fatto [[Cressen]] si sente soffocare, ma prima di morire si rende conto con grande stupore che la [[Preti rossi|sacerdotessa rossa]] rimane illesa e imperturbabile, sottolineando la protezione offertale dal fuoco di [[R'hllor]].


== Prime apparizioni ==
== Prime apparizioni ==
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== Paginazione ==
== Paginazione ==
<br /><center>{{Riquadro | Sfondo = B | Testo = Per approfondire la paginazione di ''A Clash of Kings'', vedi la voce [[Paginazione dei libri (ACOK)|dedicata]]}}</center><br />


<br /><center>{{Riquadro | Sfondo = O | Testo = Per approfondire la paginazione di ''A Clash of Kings'', vedi la voce [[Paginazione dei libri (ACOK)|dedicata]]}}</center><br />
*[[File:Fla_usa.png|32px]] - ''A Clash of Kings'', edizione ''hardcover'', Bantam Spectra, ISBN 978-0-553-10803-3, 1999, pagg. 1-21
 
*[[File:Fla_ita.png|32px]] - ''Il regno dei lupi'', edizione ''hardcover'', Mondadori, ISBN 978-88-04-49654-0, 2001, pagg. 9-37
*[[File:usa.png | 32px]] - ''A Clash of Kings'', edizione ''hardcover'', Bantam Spectra, ISBN 978-0-553-10803-3, 1999, pagg. 1-21
*[[File:uk.png | 32px]] - ''A Clash of Kings'', edizione ''hardcover'', Harper Collins, ISBN 978-0-00-224585-2, 1998, pagg. 1-21
*[[File:ger.png | 32px]] - ''Der Thron der Sieben Königreiche'', edizione ''paperback'', Blanvalet, ISBN 978-3-442-24923-7, 2000, pagg. 9-41
*[[File:fra.png | 32px]] - ''La Bataille des Rois'', edizione ''paperback'', J'ai Lu, ISBN 978-2-857-04620-2, 2000, pagg. 7-20
*[[File:ita.png | 32px]] - ''Il regno dei lupi'', edizione ''hardcover'', Mondadori, ISBN 978-88-04-49654-0, 2001, pagg. 9-37
*[[File:esp.png | 32px]] - ''Choque de reyes'', edizione ''paperback'', Gigamesh, ISBN 978-84-93270-22-3, 2003, pagg. XXX




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