ACOK38

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ACOK38 - ARYA
La regina dei draghi
(Mondadori)
Arya Stark
Harrenhal
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ACOK30
ARYA VII

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THEON III
ACOK38
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CATELYN V

ACOK47
ARYA IX

ACOK38 è il trentottesimo capitolo de A Clash of Kings e il settimo de La regina dei draghi.

È il primo capitolo dedicato ad Arya Stark de La regina dei draghi, l'ottavo de A Clash of Kings e il tredicesimo de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.


Sinossi

"Weese." Un sussurro, meno di un sussurro. Arya lo ripeté alla luce della candela, chinandosi a rammendare lo strappo della tunica. "Dunsen, Polliver, Raff Dolcecuore" i nomi dell'odio ritornarono. "Messer Sottile e il Mastino" un nome dopo l'altro, uno per ogni foro d'ingresso dell'ago. "Ser Gregor, ser Amory, ser Ilyn, ser Meryn, re Joffrey, regina Cersei."


Arya osserva i preparativi per la partenza dell'esercito di Lord Tywin. Nel vedere Ser Addam Marbrand lasciare il castello, la ragazza gli augura la morte sapendo che sta andando a combattere Robb, che secondo i discorsi origliati ha riportato una grande vittoria.

Più volte Arya ha pensato di approfittare della confusione dei preparativi per scappare, ma ha sempre esitato per paura di Weese, che ha minacciato di consegnare alle torture di Vargo Hoat chiunque ci avesse provato. Quel giorno però Arya riesce a guadagnarsi un elogio del supervisore portandogli un corno di birra rubato, in cambio del quale le viene promesso del cappone per cena.

Quel pomeriggio, recandosi all'armeria per una commissione, Arya incontra Gendry. Questi la mette in guardia su Frittella, che ricorda di averla sentita urlare il nome di Grande Inverno durante la battaglia al fortino. Non fidandosi a rivelare a Frittella la propria identità, per un attimo Arya ipotizza di segnalarlo come obiettivo a Jaqen H'ghar, scartando poi l'idea. Mentre si allontana dall'armeria, viene all'improvviso raggiunta da Weese, che la insulta e la picchia per l'eccessiva lentezza nello svolgere l'incarico, facendola di nuovo sentire debole e sottomessa. Nell'andare a svolgere la successiva mansione Arya incappa in Rorge, che minaccia di stuprarla nonostante lei gli abbia salvato la vita, ma assume un atteggiamento più cauto non appena lei gli chiede di Jaqen. Una volta raggiunto il misterioso assassino, la ragazza gli sussurra all'orecchio il nome di Weese.

All'ora di cena il supervisore ignora la promessa fatta in precedenza e divide il cappone con un'altra servetta, ma notando lo sguardo ostile di Arya le dice di avvicinarsi. Illudendosi che Weese intenda ancora ricompensarla, la ragazza sente in colpa per aver richiesto il suo assassinio, ma invece viene di nuovo picchiata per il suo sguardo insolente. Quella sera prima di addormentarsi ripete la lista dei nomi dell'odio, sperando di vedere il supervisore morto il giorno dopo.

Al mattino Weese, ancora in vita, si rivolge ai sottoposti con altre minacce, avvertendoli che l'imminente partenza di Tywin Lannister non farà che aumentare il loro carico di lavoro. Più tardi Arya, osservando da una finestra Lord Tywin, Ser Kevan e Ser Gregor dirigersi verso l'uscita dal castello, all'improvviso si rende conto che erano loro i bersagli importanti da eliminare e si pente per la propria scelta. Si precipita quindi in cerca di Jaqen H'ghar, nella speranza di potergli ancora far cambiare obiettivo, ma proprio in quel momento sente un grido di dolore, trovando Weese con la gola squarciata dal suo stesso cane. Mentre la gente circonda il cadavere avanzando altre ipotesi sugli spettri che infestano la fortezza, Arya vede Jaqen più in lontananza passarsi due dita sulla guancia a indicarle il numero di bersagli eliminati.

Prime apparizioni

Lucan - Tuffleberry

Paginazione


Per approfondire la paginazione di A Clash of Kings, vedi la voce dedicata


  • - A Clash of Kings, edizione hardcover, Bantam Spectra, ISBN 978-0-553-10803-3, 1999, pagg. 411-417
  • - La regina dei draghi, edizione hardcover, Mondadori, ISBN 978-88-04-49656-4, 2001, pagg. 67-76