ACOK67: differenze tra le versioni

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== Sinossi ==
== Sinossi ==
{{Citazione | Testo = "Questa non è la mia stanza" si rese conto. "Non è nemmeno la Torre del  Primo Cavaliere." Qualcuno lo aveva spostato. Il suo urlo di rabbia venne fuori come un lamento soffocato. "Mi hanno messo qui dentro a morire".}}
{{Citazione | Testo = "Questa non è la mia stanza," si rese conto. "Non è nemmeno la Torre del  Primo Cavaliere." Qualcuno lo aveva spostato. Il suo urlo di rabbia venne fuori come un lamento soffocato. "Mi hanno messo qui dentro a morire".}}
Riportato incosciente alla [[Fortezza Rossa]] dopo la [[Guerra dei Cinque Re#La Battaglia delle Acque Nere|Battaglia delle Acque Nere]], [[Tyrion Lannister (Folletto)|Tyrion]] giace in un letto in preda al dolore per le ferite subite, ma nonostante i suoi sforzi di affrontare la situazione con coraggio sprofonda nuovamente nel torpore.
Riportato incosciente alla [[Fortezza Rossa]] dopo la [[Guerra dei Cinque Re#La Battaglia delle Acque Nere|Battaglia delle Acque Nere]], [[Tyrion Lannister (Folletto)|Tyrion]] giace in un letto in preda al dolore per le ferite subite, ma nonostante i suoi sforzi di affrontare la situazione con coraggio sprofonda nuovamente nel torpore.
   
   

Versione delle 11:40, 4 ago 2020

ACOK67 - TYRION
La regina dei draghi
(Mondadori)
Tyrion Lannister
Fortezza Rossa
02x10 - Chiunque può essere ucciso
ACOK61
TYRION XIV

ACOK66
THEON VI
ACOK67
TYRION XV
ACOK68
JON VIII

ASOS04
TYRION I

ACOK67 è il trentaseiesimo capitolo de La regina dei draghi e il sessantasettesimo de A Clash of Kings.

È l'ottavo capitolo dedicato a Tyrion Lannister de La regina dei draghi, il quindicesimo de A Clash of Kings e il ventiquattresimo de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.


Sinossi

"Questa non è la mia stanza," si rese conto. "Non è nemmeno la Torre del Primo Cavaliere." Qualcuno lo aveva spostato. Il suo urlo di rabbia venne fuori come un lamento soffocato. "Mi hanno messo qui dentro a morire".


Riportato incosciente alla Fortezza Rossa dopo la Battaglia delle Acque Nere, Tyrion giace in un letto in preda al dolore per le ferite subite, ma nonostante i suoi sforzi di affrontare la situazione con coraggio sprofonda nuovamente nel torpore.

In sogno gli appare il campo di battaglia al termine dello scontro, costellato di cadaveri in putrefazione, e istintivamente il Folletto si biasima per aver mandato a morire tutte quelle persone. Cerca di parlare con le Sorelle del Silenzio che si stanno prendendo cura dei cadaveri, ma scopre terrorizzato di non avere più la bocca. Fugge sconvolto verso le mura di Approdo del Re, solo per trovarne i cancelli sbarrati.

Si risveglia di colpo, riconoscendo la propria stanza nella Fortezza Rossa. Trafitto dal dolore ad ogni movimento, Tyrion rievoca la battaglia da poco conclusa, ricordando di colpo il tradimento di Ser Mandon Moore. Spossato dal dolore e dalla paura, ricade nel sonno invocando le persone amate.

Nel dormiveglia vede la sorella Cersei ed il padre Tywin al suo capezzale, alternati di tanto in tanto da altri membri del Concilio Ristretto. Si sforza di chiedere loro chi ha vinto la battaglia, arrivando però da solo a comprendere che se è ancora vivo allora Stannis Baratheon deve essere stato sconfitto.

Nel successivo momento di lucidità vede il suo scudiero Podrick nella stanza; cerca di chiamarlo ma questi, accortosi del risveglio del suo signore, esce di corsa dalla camera. Rendendosi conto di non riuscire a parlare, Tyrion si porta una mano alla bocca e scopre di avere tutta la parte inferiore del viso bendata. Podrick rientra poco dopo in compagnia di un maestro, che gli somministra del latte di papavero per farlo dormire di nuovo.

Tyrion sogna di essere celebrato come eroe e di vedere suo padre finalmente fiero di lui, mentre il fratello Jaime lo proclama cavaliere e Shae lo attende felice.

Al risveglio è nuovamente solo, e mentre ripercorre con la mente il tentativo di assassinio di Mandon Moore si rende conto di essere stato trasportato, durante il suo ultimo sonno, in una nuova stanza. In preda al panico, convinto di essere stato abbandonato a morire, perde nuovamente conoscenza.

Sogna il breve periodo passato con Tysha e l'amore condiviso con lei, ma la sua stessa voce cinicamente gli ricorda che la ragazza non era altro che una prostituta, cancellando progressivamente l'immagine.

Viene svegliato dalla voce di Maestro Ballabar, giunto nella stanza per somministrargli una nuova dose di latte di papavero. Tyrion riesce questa volta a trovare la forza di opporsi e obbliga il maestro a rimuovergli le bende che gli coprono il volto. Gli comanda poi di portargli uno specchio, e vede per la prima volta la ferita che gli deturpa il volto; l'immagine gli riporta alla mente l'attacco di Mandon Moore, probabilmente corrotto da Cersei per ucciderlo. Desideroso di mettersi al riparo da qualsiasi azione della sorella, chiede di essere riportato nella Torre del Primo Cavaliere, solo per scoprire che i suoi appartamenti sono occupati dal padre; scopre così il ruolo avuto da Tywin Lannister nell'assicurare la vittoria ai Lannister nella Battaglia delle Acque Nere. Tyrion manda quindi a chiamare Podrick, da cui apprende della morte di Ser Mandon Moore per mano dello stesso ragazzo e che il suo mercenario Bronn è stato nominato cavaliere.

Prime apparizioni

Ballabar

Paginazione


Per approfondire la paginazione di A Clash of Kings, vedi la voce dedicata


  • - A Clash of Kings, edizione hardcover, Bantam Spectra, ISBN 978-0-553-10803-3, 1999, pagg. 701-708
  • - La regina dei draghi, edizione hardcover, Mondadori, ISBN 978-88-04-49656-4, 2001, pagg. 435-445