Barristan Selmy

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Barristan Selmy
Dati personali
tra il 236 e il 239
Arstan Barbabianca
Barristan il Valoroso
Lord Comandante della Guardia Reale
Ser
Nobile Casa Selmy
Concilio Ristretto
Guardia Reale
Apparizioni
A Game of Thrones
Serie TV
Ian McElhinney
Sandro Iovino
Prima stagione

Ser Barristan Selmy è Lord Comandante della Guardia Reale di Re Robert Baratheon e membro del suo Concilio Ristretto.[1]


Descrizione fisica

Ser Barristan ha occhi azzurro chiaro[2] e capelli nel 298 ormai bianchi. Appare forte ed elegante nonostante l'età avanzata.[3]

Indossa sempre il mantello bianco della Guardia Reale su un'armatura a scaglie dorate[4] con fibbie d'argento[3].

Mentre viaggia in ingognito sotto le spoglie di Arstan, indossa un mantello da viandante in lana grezza, con cappuccio, e si affida nel camminare ad un alto bastone in legno di quercia. In quel periodo fa crescere lunghi capelli e barba.[5]

Descrizione psicologica

È celebrato dai cantastorie[3] e mitizzato dal popolino[6], essendo considerato il più grande cavaliere della fine del terzo secolo[7]. Non ha mai desiderato nient'altro che essere un cavaliere e servire nella Guardia Reale.[8]

È austero[9], valoroso ed onorevole[10], e il suo volto trasmette un'impressione di forza e dignità[5].

Il suo rigore e la sua rigidità[11] secondo alcuni lo rendono un uomo noioso[10].

È galante e gentile.[3]

Resoconto biografico

"Io sono un cavaliere." Ser Barristan aprì le fibbie d'argento delle placca pettorale dell'armatura e lasciò cadere anche quella. "Morirò da cavaliere."


Da giovane, Ser Barristan è una delle prime spade dei Sette Regni.[12]

Nel giorno del suo ventitreesimo compleanno giura come membro della Guardia Reale davanti al Lord Comandante Ser Gerold Hightower. Rinuncia pertanto ad avere terre, moglie e figli, e la sua fidanzata va in sposa a suo cugino.[8]

Come membro della Guardia Reale combatte accanto a guerrieri celebri come Ser Gerold Hightower, Ser Arthur Dayne e al Principe Lewyn di Dorne[8], servendo tre re, Jaehaerys II, Aerys II e Robert Baratheon[8], e facendo anche parte del Concilio Ristretto sotto gli ultimi due[3].

Nel 281 partecipa al Torneo di Harrenhal, dove viene disarcionato solo nello scontro finale dal Principe Rhaegar Targaryen.[13]

Durante la Ribellione di Robert Baratheon combatte fedelmente accanto ai Targaryen, abbattendo una dozzina di validi guerrieri avversari e rimanendo gravemente ferito nella Battaglia del Tridente.[2] Dopo la guerra viene perdonato da Re Robert Baratheon in cambio di un giuramento di fedeltà[11], nonostante una parte dei lord, tra cui Roose Bolton, insistano perché venga giustiziato[2]. Dopo avergli concesso il perdono, Re Robert lo fa curare dal suo maestro personale, in onore alla sua lealtà.[2]

Nel 289 Ser Barristan prende parte al Torneo di Lannisport, e nel 294 si impone in un altro torneo. Nel 298, durante il Torneo per il Compleanno del Principe Joffrey, nonostante l'età avanzata si dimostra ancora un temibile giostratore, in grado di disarcionare Sandor Clegane.[10]

Quello stesso anno il Concilio Ristretto invia lui e Renly Baratheon lungo la Strada del Re incontro a Re Robert di ritorno da Grande Inverno. Raggiunge quindi la carovana reale nei pressi del Tridente, dove viene accolto da Cersei.[3]

Partecipa al Torneo del Primo Cavaliere, combattendo e vincendo le due prime giostre contro avversari molto più giovani di lui; al terzo scontro viene però sconfitto da Ser Jaime Lannister dopo una dura lotta. La sera del primo giorno di torneo partecipa al banchetto ed assiste passivamente alle escandescenze di Re Robert.[14] Per tutta la notte successiva veglia la salma di Ser Hugh della Valle, morto durante le giostre. Il mattino successivo racconta al Primo Cavaliere dell'intenzione del re di partecipare alla Grande Mischia, confidandogli i suoi timori. Insieme a Lord Eddard riesce quindi a dissuadere Re Robert facendo leva sul suo orgoglio. Assiste poi agli scontri finali del torneo, ed interviene insieme ad altri armigeri per fermare lo scontro tra Ser Gregor Clegane e il Mastino.[12]

Qualche tempo dopo partecipa alla riunione del Concilio Ristretto in cui si discute della possibilità di far assassinare Daenerys Targaryen, incinta di Khal Drogo, ed è l'unico ad opporsi all'idea insieme ad Eddard.[2] Ser Barristan accompagna Re Robert ad una battuta di caccia al cervo bianco.[15] Prima di scontrarsi con un grosso cinghiale, il re ordina a tutti di restare in disparte, ed è per questo che Barristan non riesce a proteggere il suo sovrano quando questi viene ferito dall'animale. Al loro ritorno a corte, si mette a guardia della stanza di Re Robert e mantiene la posizione durante la visita di Lord Eddard.[16]

Dopo la morte del re si presenta alla riunione del Concilio Ristretto convocatoa da Eddard, che chiede di essere confermato come reggente come disposto da Robert prima di morire; in tale occasione, è lui ad esaminare la pergamena con le ultime volontà del re e a confermare che il suo sigillio è intatto. Prima del termine della riunione, tuttavia, il concilio viene convocato da Joffrey nella Sala del Trono. Lì giunto, resta sconvolto nel vedere che Cersei strappa il testamento di Robert, accusando Eddard di tradimento e ordinandogli di arrestarlo.[4]

Durante la prima corte di giustzia di Re Joffrey, Cersei gli comunica la sua destituzione dalla Guardia Reale giudicandolo troppo vecchio per continuare a svolgere quel ruolo, e Varys gli promette un tratto di terra a Lannisport, dell'oro per costruirsi un castello e dei servitori per provvedere ad ogni suo bisogno. Tuttavia Ser Barristan rifiuta con sdegno la proposta, determinato a restare cavaliere per il resto della sua vita. Sgancia i fermagli del suo mantello, si spoglia dell'armatura, getta a terra la spada e lascia la sala dichiarando che si sarebbe messo al servizio del vero Re dei Sette Regni. Insospettito da questo comportamento, Re Joffrey ordina che venga inseguito, imprigionato e interrogato[8]. Barristan però resiste al tentativo di arresto, uccidendo nello scontro due uomini della Guardia Cittadina.[17]

Il cavaliere lascia quindi Approdo del Re dalla Porta del Fiume[6], e si imbarca verso Essos, deciso a mettersi al servizio di Daenerys Targaryen. Giunge a Pentos ed entra in contatto con Magistro Illyrio Mopatis, che lo informa della nascita dei draghi e del fatto che la ragazza si trova in quel momento a Qarth. Il ricco mercante, per tenere celata la vera identità di Barristan, gliene crea una fittizia, facendogli interpretare il ruolo dell'anziano scudiero Arstan Barbabianca, e lo affianca al suo schiavo Belwas. Invia quindi entrambi alla ricerca di Daenerys, incaricandoli di fornirle protezione e ricondurre lei e i draghi a Pentos.[5]

Una volta giunti a Qarth, i due iniziano a pedinare le mosse di Daenerys. Durante una visita della ragazza al porto, Barristan comprende che questa sta per essere vittima di un attentato degli Uomini del Dispiacere e interviene in modo fulmineo, allontanando con il suo bastone la manticora che stava per pungerla. Viene tuttavia erroneamente creduto artefice del tentativo di assassinio e si ritrova minacciato dalle guardie del corpo dothraki, ma l'equivoco viene presto chiarito. Pur mantenendo segreta la propria reale identità, lui e Belwas si presentano allora come inviati di Illyrio Mopatis, rivelandole il motivo della loro missione; la invitano infine a fare rientro a Pentos, mettendole a disposizione le navi con cui sono giunti in città.[5]

Titoli

Predecessore Lord Comandante della Guardia Reale Successore
Gerold HightowerBarristan Selmy
283-298
Jaime Lannister

Note

  1. AGOT - Appendice A
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  10. 10,0 10,1 10,2 AGOT25
  11. 11,0 11,1 AGOT45
  12. 12,0 12,1 AGOT30
  13. AGOT58
  14. AGOT29
  15. AGOT43
  16. AGOT47
  17. AGOT60