Melisandre

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Melisandre
Melisandre by Roberta Tedeschi©
Dati personali
Donna Rossa
Preti rossi
Apparizioni
A Clash of Kings
Serie TV
Carice van Houten
Cinzia Villari
Seconda Stagione

Melisandre è una sacerdotessa di R'hllor[1] proveniente da Asshai delle Ombre, consigliera di Stannis Baratheon[2].


Descrizione fisica

Melisandre è una donna di bell'aspetto: snella, alta, con seni pieni, fianchi stretti e il viso a forma di cuore.[3]

Ha i capelli color rame, luminoso e brunito, gli occhi rossi e la pelle chiara.[3]

Veste sempre di rosso, di regola con vestiti di seta, e porta alla gola una stretta collana adornata con un rubino.[3]

Ha una voce profonda.[3]

Descrizione psicologica

È molto devota a R'hllor e intollerante con le altre religioni [4]: ritiene che ci sia una netta distinzione tra persone virtuose e persone malvagie, ed è convinta di appartenere alla prima categoria in quanto servitrice del Signore della Luce[5].

Melisandre dimostra di possedere notevoli poteri magici, che le consentono di resistere ai veleni, scrutare il futuro nelle fiamme[3] e partorire ombre assassine[5].

Sa incutere molto timore[4] e anche per questo non è molto amata dai sostenitori di Stannis.[5]

Oltre alla Lingua Comune, conosce la lingua di Asshai e l'Alto Valyriano.[4]

Resoconto biografico

Nel 298 Stannis Baratheon fa giungere Melisandre a Roccia del Drago accogliendola alla sua corte.[2] La donna acquisisce in breve tempo una notevole influenza, soprattutto dopo essere riuscita a persuadere la moglie di Stannis, Selyse, ad abbracciare la fede in R'hllor. Riesce persino a convincere Stannis a modificare il proprio stemma, racchiudendo il cervo incoronato dei Baratheon all'interno del cuore in fiamme di R'hllor.[6] Lì Dopo lo scoppio della Guerra dei Cinque Re la donna vede nelle fiamme la sua vittoria e la morte di Renly Baratheon, fratello minore e rivale di Stannis, e convince quest'ultimo ad avanzare la propria pretesa al trono.[3]

Una sera Melisandre partecipa ad un banchetto organizzato da Stannis insieme ai suoi lord alfieri, e prende posto alla destra del Re. Ha una discussione con Maestro Cressen, in cui l'anziano esprime scetticismo verso il culto di R'hllor e per deriderlo Melisandre gli mette in testa l'elmo del giullare Macchia, definendolo uno stolto. Poco dopo Cressen tenta di mettere in pratica il suo piano di avvelenarla e la invita a brindare insieme a lui al Signore della Luce, porgendole una coppa di vino avvelenato. Prima di bere Melisandre suggerisce al vecchio di versare il vino per terra, ma quello rifiuta. La donna allora ingoia una lunga sorsata e poi gli passa la coppa con l'ultimo goccio di vino. Restando completamente immune, guarda Cressen cadere al suolo strangolato dal veleno e gli ricorda il potere del suo dio.[3]

Qualche tempo dopo convince Stannis a far devastare il tempio della Roccia del Drago, nonostante l'opposizione dei più devoti. Fa quindi rimuovere dal tempio le statue dei Sette Dei e ordina che vengano bruciate. Durante il rogo, cammina intorno al fuoco per tre volte, pregando nella lingua di Asshai, in Alto Valyriano e nella Lingua Comune; annuncia quindi la profezia di Azor Ahai, invitando Stannis a raccogliere dal fuoco la spada che chiama Portatrice di Luce, con cui lui, Azor Ahai redivivo, scaccerà le tenebre.[4]

Quando Re Stannis parte insieme al suo esercito per cingere d'assedio Capo Tempesta, castello di Renly Baratheon, Melisandre lo segue. Partecipa all'incontro tra i due fratelli sorreggendo il vessillo di Stannis; quando Renly ironizza sul tale stemma, lei spiega che è legato alla nuova fede di Stannis. Poco prima di allontanarsi al seguito del suo re, invita Renly a ripensare ai propri peccati.[6]

La notte precedente allo scontro Melisandre genera un'ombra con le sembianze di Stannis[5], che si intrufola nell'accampamento nemico e poco prima dell'alba penetra nella tenda di Renly, pugnalandolo mortalmente.[7]

Dopo la morte di Renly Stannis è afflitto da terribili incubi contro cui le pozioni del Maestro Pylos sono inefficaci. Solo Melisandre riesce a confortarlo, e per questo condivide il padiglione con lui, tanto che iniziano a circolare voci su una loro relazione sessuale.[5]

Presenzia alla trattativa tra Stannis e Ser Cortnay Penrose, castellano di Capo Tempesta. Dopo averlo visto rifiutare la proposta di Stannis, gli augura che il Signore della Luce lo protegga nella sua oscurità, e Ser Cortnay in risposta insulta la sua religione. Quella notte, su ordine di Stannis, Ser Davos la porta in barca verso Capo Tempesta; nell'occasione, lei lo interroga sulle sue paure e gli ricorda che gli uomini devono scegliere con chiarezza de perseguire il bene o il male, senza la possibilità di mantenersi nel mezzo. Gli spiega altresì di ritenersi innocente della morte di Maestro Cressen e di Renly, e che le ombre non riuscirebbero a raggiungere Ser Cortnay Penrose a causa degli incantesimi che proteggono Capo Tempesta. Ormai giunti sotto il castello, Melisandre si toglie il mantello, rivelando di essere gravida, e partorisce una seconda ombra.[5]

Stannis non le permette di essere presente alla Battaglia delle Acque Nere e la fa rientrare a Roccia del Drago insieme ad Edric Storm, per compiacere i suoi alfieri e cavalieri, contrari alla sua presenza.[8]

Note