Spettro

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Spettro è il metalupo di Jon Snow.[1]

Spettro
Dati personali
298
Apparizioni
A Game of Thrones - A Clash of Kings
Serie TV
Prima stagione - Seconda stagione


Descrizione fisica

È un metalupo albino con la pelliccia bianca e gli occhi rossi. Quando viene ritrovato nella Foresta del Lupo è l'unico della cucciolata ad avere già gli occhi aperti.[1]

Crescendo diventa più grosso dei suoi fratelli[2], e già da cucciolo riesce a difendersi con facilità da cani molto più grossi di lui[3].

Descrizione psicologica

Spettro è molto legato a Jon, tanto che a volte sembra intuirne e condividerne le emozioni ed i pensieri più intimi[4]; la sua presenza conferisce inoltre sicurezza al padrone. È un animale molto tranquillo ed è ben addestrato ad obbedire a Jon.[3] Quando gioca si diverte a serrare tra le zanne un polso del ragazzo tirandogli il braccio da una parte all'altra.[5]

È molto affettuoso con la sorella Nymeria.[3]

È sempre silenzioso ed è solito muoversi senza emettere alcun rumore, qualità, assieme al colore del manto, da cui deriva il suo nome.[3] Secondo Tyrion Lannister il suo silenzio lo rende un animale inquietante.[6]

Quando gli eventi separano i fratelli Stark e di conseguenza i metalupi, vive il distacco dai suoi fratelli come un senso di incompletezza; benché lontano, sembra però avere con loro un legame che gli permette di sapere chi di loro è ancora in vita. Tramite i poteri da metamorfo di Jon, ha inoltre una connessione con il ragazzo condividendo con lui visioni e reazioni emotive.[7]

Biografia

Il metalupo di Jon Snow

Il suo sguardo si soffermò sul sesto cucciolo la cui pelliccia, al confronto di quella grigia degli altri, era interamente bianca. Un cucciolo i cui occhi erano aperti, vigili, mentre quelli degli altri erano ancora ciechi.


Spettro viene ritrovato da Jon Snow nella neve della Foresta del Lupo, un po’ distante dal cadavere della madre essendosi allontanato dai cuccioli suoi fratelli; il ragazzo decide di tenerlo con sé e lo porta così a Grande Inverno.[1]

In occasione del banchetto in onore dell'arrivo di Re Robert Baratheon a Grande Inverno, Jon viene tenuto a distanza dal palco reale in quanto bastardo, e così Spettro è l'unico metalupo presente nella Sala Grande. Quando Jon esce dalla sala Spettro lo segue all'esterno, e snuda le zanne contro Tyrion Lannister quando questo gli compare davanti all'improvviso saltando a terra da un cornicione. Solo dopo essere stato calmato da Jon si lascia accarezzare dal Folletto.[3]

La vita al Castello Nero

Improvvisamente Spettro apparve senza fare rumore tra due alberi-diga. Pelliccia bianca e occhi rossi, notò Jon, inquieto. Come i volti negli alberi...


Avendo Jon deciso di unirsi ai Guardiani della Notte, Spettro lo segue alla volta della Barriera, percorrendo la Strada del Re. Malgrado senta degli ululati provenire dai recessi della Foresta del Lupo, si limita a rizzare le orecchie senza mai rispondere a sua volta. Quando, in occasione di una sosta serale, Tyrion Lannister inizia a fare del sarcasmo sui Guardiani della Notte con Jon Snow, Spettro percepisce la rabbia del padrone e assale il Folletto, ritirandosi solo quando Jon glielo ordina.[6]

Al Castello Nero Jon tiene con sé Spettro per tutto il tempo, facendosi accompagnare da lui anche quando viene inviato a caccia[4] e durante i turni di guardia sulla sommità della Barriera[8]; si separa dal suo metalupo solo durante gli allenamenti, nel corso dei quali Spettro resta legato nelle stalle[9]. Di notte Spettro dorme con Jon nella sua cella all'interno della Torre di Hardin. Quando Jon è tormentato dagli incubi Spettro salta nel letto del suo padrone per risvegliarlo e confortarlo con il calore del suo corpo.[4]

La sera in cui una nuova recluta, Samwell Tarly, inizia a piangere dopo aver confidato a Jon le proprie paure, Spettro si avvicina al ragazzo per poi leccargli il viso, riuscendo a consolarlo e farlo ridere dopo un iniziale spavento. Più tardi partecipa a un piano organizzato da Jon in favore di Sam: insieme al padrone, a Grenn e a Pyp, Spettro entra di notte nell'alloggio di Rast, gli sale sul petto e gli provoca una lieve ferita al collo con le proprie zanne. In questo modo riesce a spaventarlo, dissuadendolo dall'infierire su Samwell durante l'addestramento.[4]

Qualche tempo dopo, Spettro lascia il Castello Nero con il gruppo di Guardiani della Notte che accompagna Jon e Sam nella Foresta Stregata per permettere loro di prestare il giuramento al cospetto degli Antichi Dei che sancisce il passaggio dallo stato di reclute a quello di confratelli. Il metalupo si allontana dal gruppo e ritrova i cadaveri di Othor e Jafer Flowers, due ranger scomparsi durante una pattuglia, staccando una mano a uno di loro e portandola poi ai Guardiani della Notte.[10] Il giorno seguente, è Spettro a guidare una pattuglia di Guardiani della Notte fino al luogo in cui si trovano i cadaveri: i mastini del Castello Nero si dimostrano infatti inutili, rifiutandosi persino di avvicinarsi ai due corpi. Sulla via del ritorno, dopo aver seguito Jon per un po', il metalupo scompare nella Foresta Stregata per andare a caccia, per poi ricongiungersi al gruppo in prossimità della Barriera.[11]

Quando Jon, colpevole di aver attaccato Alliser Thorne, viene confinato nella sua cella nel maniero del Lord Comandante Jeor Mormont, Spettro è la sola compagnia che gli viene concessa. Durante la notte, il metalupo si mostra particolarmente irrequieto: si alza sulle zampe posteriori e gratta la porta della cella fino a scavare dei solchi nel legno. Incuriosito dal suo comportamento, Jon apre la porta, e Spettro scivola fuori dalla cella dirigendosi verso le scale che portano ai quartieri privati del Lord Comandante. Avanza in silenzio davanti a Jon, ma non appena sente gridare il corvo di Mormont si lancia attraverso la porta spalancata dello studio per scagliarsi quindi addosso al cadavere rianimato di Othor. I due crollano l'uno sull'altro lottando silenziosamente. Le mani di Othor afferrano la pelliccia del metalupo e le dita si serrano attorno alla sua gola; Spettro si contorce, scalcia e cerca di mordere, ma senza riuscire a liberarsi. Quando Jon si lancia a sua volta su Othor, mozzandogli il braccio, Spettro si libera dalla presa dell'altra mano e si allontana con la lingua a penzoloni. Azzanna quindi il braccio mozzato di Othor che sguscia fuori dalla manica tagliata e lo inchioda al suolo, spezzandone le ossa. Torna poi all'assalto del cadavere mentre questi sta cercando di soffocare Jon: affonda il muso nel ventre del non-morto, squarciandolo e dilaniandolo. Nel frattempo Jon dà fuoco alle tende della stanza e chiama a sé Spettro, che abbandona l'assalto a Othor per correre dal ragazzo.[11]

La sera in cui Jon decide di disertare dal Castello Nero per raggiungere il fratello Robb in guerra, Spettro lo segue lungo la Strada del Re. Riesce a tenere il rapido passo della purosangue di Jon per quasi mezzo miglio, dopo di che rallenta e si ferma, restando distanziato dal suo padrone. Mentre Jon si nasconde dietro ad alcuni alberi-sentinella per non farsi vedere dai confratelli che nel frattempo lo hanno raggiunto per riportarlo al Castello Nero, Spettro emerge all'improvviso, facendo spaventare la cavalla di Jon ed attirando così l'attenzione degli altri, che alla fine lo convincono a fare ritorno alla Barriera. Nel momento in cui il gruppo sta per rientrare al Castello Nero, Jon guarda con ostilità Spettro ringraziandolo con sarcasmo per il suo aiuto, ed il metalupo ricambia lo sguardo con consapevolezza.[12]

In viaggio oltre la Barriera

Arrivò da dietro di lui, più impercettibile di un sussurro, eppure forte. Può un urlo essere silenzioso? Voltò il capo, alla ricerca di suo fratello, della fugace visione di una scattante forma grigia in movimento nella foresta. Ma non c'era niente, soltanto... un albero-diga.


In seguito, Spettro accompagna Jon nella grande spedizione dei Guardiani della Notte nelle Terre oltre la Barriera.[13] Durante il tragitto spesso si allontana per cacciare, ma senza mai distaccarsi troppo dalla colonna, a cui fa ritorno ogni sera quando gli uomini si accampano.[14] Nelle sue esplorazioni, tuttavia, il metalupo non riesce a trovare selvaggina, tutta misteriosamente scomparsa.[13]

Quando il gruppo giunge alla Fortezza di Craster i cani del posto arretrano alla vista di Spettro, che viene lasciato fuori dall'abitazione quando Jon entra per raggiungere il Lord Comandante. Affamato, il metalupo uccide due conigli da una gabbia nel cortile e spaventa così Gilly, una delle mogli di Craster. Accorso alle grida della ragazza, Jon la rassicura e richiama a sé Spettro che, divorato velocemente uno dei conigli, trotta verso di lui; quando però Lark, uno dei confratelli, cerca di impadronirsi del coniglio rimasto Spettro lo spaventa facendolo indietreggiare e cadere a terra, quindi prende il coniglio tra le fauci e lo porta al suo padrone.[14]

I Guardiani della Notte si rimettono in viaggio e giungono al Pugno dei Primi Uomini, dove Lord Mormont ordina di accamparsi per attendere l'arrivo di Qhorin il Monco coi suoi uomini. Spettro rifiuta però di salire sulla collina nonostante Jon lo richiami più volte; anche quando il giovane va a cercarlo e lo conduce fino all’anello di rocce sulla sommità della collina tentando di spingerlo all'interno, il metalupo annusa uno dei varchi nell’anello ma si ritira senza attraversarlo. Nella notte, tuttavia, Spettro ritorna da Jon e lo conduce in un punto ai piedi della collina dove gli fa ritrovare, sepolti dentro un mantello nero, un vecchio corno da guerra insieme a delle lame e punte di freccia in vetro di drago.[15]

Qualche tempo dopo, Spettro segue Jon nella missione d'esplorazione guidata da Qhorin sugli Artigli del Gelo.[16] Un giorno, dopo essersi accampati per una sosta, Jon fa il suo primo sogno di lupo entrando nella pelle di Spettro e diventando un tutt'uno con lui: il metalupo sta ululando tristemente chiamando i fratelli ma quello che vede è un giovane albero-diga il cui volto scolpito ha le sembianze di Bran Stark e che gli parla; annusa quindi la corteccia, sentendo odore di lupo, d'albero e di ragazzo ma anche di morte, perciò arretra scoprendo le zanne. Dalla cima della montagna, Spettro scorge poi nella sottostante valle un immenso esercito di Bruti che si sta radunando presso il Fiumelatte; mentre sta osservando, viene però attaccato da un'aquila che mette così fine alla sua simbiosi con Jon.[7]

Il giorno successivo Spettro viene ritrovato da Jon gravemente ferito e, dopo essersi lasciato pulire e fasciare le ferite da Qhorin, si alza in piedi mostrando di poter proseguire il cammino; il Monco, convinto dalle ferite dell'animale della veridicità del sogno di Jon, decide quindi che il gruppo dovrà tornare indietro in quanto sono stati ormai avvistati.[7] Quando Jon e Qhorin, unici superstiti all'inseguimento nemico, si fermano infine ad attendere i Bruti avendo capito che la fuga è impossibile, Spettro si aggira inquieto fra le rocce e, al suo richiamo, torna poi al fianco del padrone. Poco dopo vengono raggiunti e circondati dagli uomini di Rattleshirt. Alla vista dei loro mastini, il metalupo mostra le zanne pronto ad attaccare ma viene fermato da Jon che, obbedendo all'ordine precedentemente datogli da Qhorin di arrendersi ai Bruti in modo da poterli spiare, annuncia la sua resa. Rattleshirt ordina allora al giovane di uccidere il suo stesso compagno e i due iniziano a duellare e Spettro, vedendo il suo padrone in difficoltà, azzanna il Monco a una caviglia facendolo sbilanciare e permettendo così a Jon di ucciderlo.[17]

Famiglia e genealogia

Sua madre è morta nel darlo alla luce insieme ai suoi fratelli: Vento Grigio, Lady, Nymeria, Estate e Cagnaccio.[1]

Note